Cinque Galliformi di elevato valore biologico (Tetrao tetrix tetrix, Lagopus muta helvetica, Bonasa bonasia styriaca, Tetrao urogallus crassirostri, Alectoris graeca saxatilis) abitano le Alpi italiane. Anche se la maggior parte di queste specie in molta parte del loro areale sono classificate come non a rischio di conservazione dalla IUCN Red List of Threatened Species, molte popolazioni sono inserite nella lista rossa a livello nazionale e regionale perché in declino. Per questo motivo, sono incluse nelle appendici I e II della Direttiva Uccelli (79/409/CEE), che prevede misure speciali per la loro conservazione.
In letteratura sono disponibili pochi studi sullo stato sanitario di questi Galliformi sulle Alpi italiane (Florio e Gamba 1992; Viganò et al. 2012a, 2012b, 2014; Formenti et al. 2013). Recentemente alcuni lavori hanno parzialmente colmato questa lacuna (Fanelli et al. 2020a, 2020b; Tizzani et al. 2020). In particolare, lo studio di Tizzani e coll. (2020) presenta i risultati di un monitoraggio a lungo termine realizzato tra il 1984 e il 2013 presso il settore di Malattie Parassitarie del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino.
Tuttavia, per la loro gestione conservativa è indispensabile acquisire ulteriori informazioni per implementare l’estensione geografica dell’area ad oggi indagata, in relazione all’areale occupato dalle diverse specie ospiti. In questa ottica, un approfondimento delle indagini nella porzione meridionale dell’arco alpino piemontese è di elevato interesse perché:
– quest’area rappresenta il limite meridionale dell’areale occupato da fagiano di monte, pernice bianca e coturnice;
– ad oggi non ci sono state segnalazioni di parassiti nel tratto gastro-intestinale delle pernici bianche esaminate nella porzione occidentale delle Alpi italiane;
– l’area che si vuole indagare è interessante anche da punto di vista gestionale perché in passato è stata interessata da rilevanti “lanci” di selvaggi
Sulla scorta di queste considerazioni nel 2021 è stata richiesta, ed ottenuta, la collaborazione dei cacciatori dei Comprensori Alpini CN 4 e CN 5 (Valli Stura di Demonte, Gesso, Vermenagna e Pesio) per la raccolta del pacchetto intestinale durante la stagione di caccia di questi galliformi. Nel complesso sono stati raccolti 70 pacchetti intestinali dei quali 31 di fagiano di monte, 35 di coturnice e 5 di pernice bianca.
Per ognuno di essi, attualmente conservati in congelatore, si procederà al loro esame secondo la seguente scaletta: scongelamento e separazione dei tratti intestinali presenti (stomaco ghiandolare, intestino tenue, ciechi e cloaca), lavaggio di ogni porzione, sedimentazione del contenuto ottenuto dal lavaggio, individuazione allo stereo microscopio e preparazione dei parassiti presenti, identificazione.
Ricercatore: Mario Pasquetti. Responsabile scientifico: Pier Giuseppe Meneguz