​Bruno Lauro Vigna

Gentiluomo Cacciatore

Le note dei Corni da Caccia risuonarono la prima volta ad un’Assemblea UNCZA a Vigo di Fassa (TN), era il 1982, quasi ad annunciare un nuovo modo di “essere UNCZA”, sostanzialmente di essere cacciatori. Era la prima Assemblea organizzata sotto la presidenza di Bruno Vigna, eletto a capo del sodalizio l’anno prima e già era intuibile la trasformazione da lui impressa: con l’attenzione alla cultura venatoria, fondando la prestigiosa rivista venatoria “Caccia Alpina” e con la divulgazione dei principi di gestione della fauna legati al prelievo selettivo, mutuando le pratiche allora diffuse solo nella Mitteleuropa. Con la formazione poi delle “Commissioni Tecniche” di UNCZA, dedite alla ricerca ed alla conoscenza del patrimonio faunistico, che hanno portato in quegli anni al “Progetto Alpe”, il risultato di cinque anni di lavoro e dell’impegno di 750 rilevatori per produrre i primi dati strutturati di presenza di galliformi e tetraonidi sull’intero arco alpino. E con la diffusione nel nostro Paese della Trofeistica e dei suoi principi tecnici ed educativi. Bruno Lauro Vigna nasce il 4 dicembre 1930 a Vinadio (CN), un piccolo paese di montagna dove il padre esercita la professione di medico condotto.

Dopo gli studi superiori ad Alba (CN) si laurea in Medicina e Chirurgia a Torino nel 1954 e subentra al padre nella condotta medica di Vinadio Aisone. Consegue poi la specialità in “Ostetricia e Ginecologia” a Torino nel 1959 e in “Idrologia e Crenologia” a Pavia nel 1964. Al XL Congresso dei Medici Condotti a Napoli, 1966, gli viene conferito il prestigioso “Bisturi d’Oro”, per un suo coraggioso intervento -con respirazione bocca a bocca- che salva una bimba colpita da meningite. L’anno successivo la Camera di Commercio di Cuneo lo decora di Medaglia d’Oro per il suo audace intervento in soccorso di due giovani sepolti da valanga nel vallone di Bagni di Vinadio.
Nel 1971 si trasferisce a Fossano e poi a Cuneo dove lavora come specialista ginecologo presso la ASL. In pensione nel 2000, diventa ben presto Direttore sanitario delle Terme di Lurisia, incarico che detiene fino al 2019. A febbraio di ogni anno, a partire dal 2006 fino al 2011, trascorre tre settimane in Burkina Faso (nella missione di Nanoro) per un progetto sanitario di prevenzione e vaccinazioni promosso dal Lions Club International. Per questa sua attività nell’anno 2010-2011 viene nominato Melvin Jones Fellow “For dedicated Humanitarian services”.

Ma la grande passione di Bruno è sempre stata la caccia, esercitata in ogni sua specializzazione ma sempre con il cuore rivolto alle sue Alpi ed alla sua scorza di Federcacciatore. Per Federcaccia si è impegnato fin dai primi passi venatori ricoprendo incarichi che sono andati dal livello comunale a quello di Presidente Provinciale di Cuneo a quelli nazionali. E’ membro del CIC dove ricopre tuttora la carica di Presidente della “Commissione Grand Gibier e Trofeistica” del CIC
Italia; è anche fondatore ed attuale Vicepresidente dell’Accademia Biometrica Faunistica Italiana”. È stato Presidente di UNCZA dal 1981 al 1998. Il CONI nel 1995 gli conferisce la Stella d’Argento (brevetto n.3908) per meriti sportivi.

Ora a Bruno lauro Vigna la Federcaccia, a coronamento del brillante impegno sociale che ha caratterizzato la sua vita, nel corso dell’Assemblea del 10 dicembre 2021 a Roma, gli ha assegnato la più alta onorificenza della Federazione, quella di “Gentiluomo Cacciatore”. La massima onorificenza che la Federcaccia prevede per chi nella propria vita professionale e sportiva sia stato esempio di onorabilità portando lustro alla caccia e contribuendo all’affermazione e all’elevazione dei principi più nobili dell’etica venatoria. Bruno Lauro Vigna… una vita spesa per la Gente, per Natura e per la Caccia. GRAZIE Bruno

S.F.